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Impianto di Ricircolo Meccanico dell'Aria



Tutti gli ambienti sono provvisti di impianto di ricircolo meccanico dell’aria.
Cosa è ?
Il ricircolo meccanico dell’aria, è un impianto fatto con tubazioni in polietilene, le stesse che si possono usare anche per gli impianti dell’acqua, per cui destinate ad usi alimentari che non rilasciano sostanze inquinanti, oppure in acciaio (sempre con emissioni nocive uguale a zero). Queste tubazioni, asportano dai bagni e dalla cucina l’aria viziata, mandandola all’esterno dell’edificio, ed immettono nelle camere da letto e nel soggiorno aria pulita prendendola sempre dall’esterno.
Sappiamo tutti che i bagni e la cucina sono luoghi critici, ma la notte il nostro organismo consuma ossigeno e rilascia vapore più anidride carbonica, se non assicuriamo il “corretto” rinnovo, l’effetto “aria viziata” al mattino è assicurato. Fin qui niente di particolare, sarebbe sufficiente come sempre si è fatto aprire regolarmente le finestre.
Ovviamente è possibile ma conviene?
Quale la differenza tra l’impianto di ricircolo meccanico dell’aria e la classica finestra spalancata?
Gli effetti dell’apertura delle finestre sono difficilmente calcolabili sul rinnovo dell’aria, mentre lo sono fin troppo bene per gli effetti sul riscaldamento! Da una finestra entrano nella nostra abitazione moltissimi agenti inquinanti, dalle polveri inquinanti della città, agli insetti, ai pollini in primavera, ai pezzi di foglie in autunno, dal vento freddo invernale, al caldo afoso estivo, per non parlare del rumore!

L’impianto di ricircolo meccanico dell’aria provvede al ricambio fisiologico dell’aria, ci permette di avere un perfetto controllo della situazione
1. Dosaggi di aria calibrati (risparmi di energia) avendo un continuo e costante ricircolo d’aria all’interno della vostra casa, appunto perché continuo, a bassissima velocità, non percepibile all’udito.
2. Niente più correnti d’aria fastidiose
3. Aria fresca e pulita in ogni momento. L’aria in entrata è sempre filtrata da eventuali polveri, insetti, pollini, foglie ecc da appositi filtri, rendendo l’ambiente molto più gradevole, in particolar modo per i soggetti allergici. Il benessere all’interno dell’abitazione è senz’altro un ulteriore punto a favore degli impianti di ricircolo meccanico dell’aria. Durante l’inverno infatti la normale aerazione che si effettua aprendo le finestre non è sufficiente a garantire i volumi di aria fresca necessari ad una famiglia.Ogni persona all’interno di una casa ha bisogno di circa 10m3 di aria fresca per ora, ma se si aggiungono altri fattori che contribuiscono a viziare l’aria (come la cucina, i bagni, alcuni elettrodomestici…) si arriva facilmente a valori molto superiori. E senza un adeguato apporto di aria fresca ossigenata cala rapidamente la percezione di benessere all’interno della casa, e si può addirittura arrivare ad indebolire il sistema immunitario.
4. Assenza di rumori esterni ed interni in quanto non è necessario aprire finestre. La ulteriore e molto importante particolarità, di questi impianti è che l’aria viziata che esce passando in uno scambiatore di calore, scalda l’aria pulita che entra, ovviamente senza venirne a contatto diretto, determinando un ricambio costante dell’aria con pochissimo spreco di energia e relativo minor costo per il riscaldamento. L’efficacia di questo dispositivo è tale che, con una temperatura dell’aria in ingresso di 0° ed una temperatura dell’aria in uscita di 20°, si riesce ad ottenere aria ad oltre 17° che andrà a confluire all’interno dell’abitazione.
5. Consumi Questo sistema, diffusissimo in nord Europa, in Italia è ancora poco conosciuto, alcuni obiettano che l’energia assorbita dalla ventilazione forzata possa vanificare il risparmio energetico. In realtà con uno scambiatore di calore a norma di casa passiva, si recupera 10 volte circa l’energia consumata dall’impianto. Per questo scopo gli impianti moderni utilizzano ventilatori monofasi analoghi a quelli utilizzati dei personal computer, con un assorbimento di meno di 40 watt.
argo 105 cm.di calcestruzzo pieno è equivalente a 2,0 cm. di materiale isolante.
La produzione degli isolanti termici comporta anch’essa un impiego di energia, ma il bilancio di tali materiali è sempre positivo.

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